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Tabby Chic


Un altro nome con cui il gatto soriano viene definito è quello di "tabby", il quale deriva dalla modifica del latino medioevale attabi, che stava a indicare un'altra regione asiatica, l'Attabiyah, nell'attuale Iraq, dove veniva prodotta una seta striata i cui motivi ricordavano il pelo di tali gatti.

Il soriano è caratterizzato da un manto tigrato, di colorazione varia: in genere esso è di colore grigio con striature nere, ma vi è anche il manto di tonalità grigio-marrone o castano con striature nere o color mogano e infine il manto fulvo, che contraddistingue un particolare tipo di soriano originariamente diffuso in Spagna, le cui tonalità oscillano dal rossiccio al color rame. Ciascun mantello si distingue inoltre per il tipo di striature.


Sono distinguibili striature di tono più scuro e di spessore medio-grande, che conferiscono al pelo un aspetto marmorizzato. Vi sono poi delle striature più sottili, le quali possono essere accompagnate da rosette o svirgolature in tinta: in quest'ultimo tipo di manto, il manto misto, le striature sono in genere presenti sul capo, ai lati degli occhi, sugli arti, sulla coda e sulla schiena dell'animale, mentre le rosette o le svirgolature si trovano sul ventre e sui fianchi. Il gatto soriano si riconosce per una striatura a forma di M sulla fronte. Solo le femmine possono avere il manto di tre colori: bianco, nero e castano-marrone.


Al colore del mantello è anche abbinato il colore degli occhi: con i mantelli grigi o castano-marroni troviamo occhi di tonalità verde tenue, distinti dal contorno nero delle palpebre; con i mantelli fulvi vi sono in genere occhi verde tenue o avana. Il soriano ha un carattere indipendente e incline alla caccia ed è a proprio agio se gli è possibile passare senza difficoltà dalla casa allo spazio aperto, alternando i due ambienti a proprio piacimento. Questi gatti sono il massimo della compagnia, ma possono scappare se la porta di casa è aperta.

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